Progetti di Cooperazione Internazionale
I progetti di Cooperazione allo Sviluppo Sostenibile di Fondazione Altromercato sono ancorati ai principi dell’agricoltura familiare, dell’interculturalità, dei diritti di genere, dello sviluppo comunitario territoriale e dei diritti umani.
A Pacto, nel cuore della riserva del Chocó Andino, in Ecuador, Fondazione Altromercato sta supportando, Copropap, organizzazione di piccoli produttori di canna da zucchero nella costruzione di uno zuccherificio, per realizzare pienamente il loro sogno di essere imprenditori di un’economia sostenibile e opporsi a uno sfruttamento minerario che distrugge la possibilità di vivere in perfetta sintonia con la Riserva Ecologica che li circonda.
Gli obiettivi del progetto sono suddivisi in tre step:
- con 25.000 euro si sosterrà la realizzazione di un generatore di vapore a biomassa per la produzione dello zucchero grezzo che consentirà di riciclare la bagassa – lo scarto di produzione derivante dalla spremitura delle canne – come combustibile, recuperando l’energia sviluppata dalla combustione per la produzione di vapore;
- con 15.000 euro si sosterrà la creazione del laboratorio di analisi dello zucchero con tutte le attrezzature necessarie;
- con 10.000 euro si sosterrà la realizzazione di una piattaforma di scarico per i camion che trasportano la canna.
Un progetto che nasce dalla volontà di contribuire attivamente a contrastare i cambiamenti climatici, per invertire il processo di aumento delle disuguaglianze economiche, sociali e culturali, generando un impatto positivo su intere comunità.
Intervento trasversale su quattro produttori di caffè del Centroamerica: Uciri – Messico, MAJOMUT – Chiapas, Mexico, Fedecocagua – Guatemala, Soppexcca – Nicaragua.
Studio e realizzazione in partenariato con Altromercato di un programma agroforestale che mira, non solo a riforestare con specie di alberi e coltivazioni che arricchiscono il suolo di nutrienti, rafforzano la sicurezza alimentare e integrano il reddito ma mira anche a piantare varietà di caffè più resistenti ai cambiamenti climatici, intervenendo in modo coordinato in più paesi: Messico, Guatemala e Nicaragua, in collaborazione con i partner strategici di Altromercato.
Le conseguenze dei cambiamenti climatici, esacerbate dalla pandemia colpiscono duramente i coltivatori di caffè. Condizioni metereologiche sempre più imprevedibili ed estreme (come precipitazioni eccessive e periodi di siccità sempre più frequenti) costituiscono una grave minaccia.
Interventi di riforestazione, assistenza tecnica, accesso alla finanza solidale, campagne culturali e di sensibilizzazione, sono i cardini dei progetti di Fondazione Altromercato. L’applicazione dei principi dell’agroecologia e il ripristino di ecosistemi attraverso la riforestazione sono la strategia scelta per mitigare l’impatto dei cambiamenti climatici per rafforzare la sicurezza alimentare.
Cambiamenti climatici, nuove schiavitù, migrazioni, disuguaglianze economiche: oggi più che mai occorre confrontarsi con problematiche complesse dovute all’interconnessione di processi economici, sociali ed ambientali le cui conseguenze si manifestano a livello locale, nazionale e mondiale. Affrontare queste sfide vuol dire perseguire la realizzazione di uno sviluppo sostenibile in cui si tenga conto delle diverse complessità ed interdipendenze.
Con i loro interventi formativi nelle scuole ed eventi culturali su tutto il territorio italiano, le organizzazioni di commercio equo socie di Altromercato si propongono di diffondere la consapevolezza che per creare le premesse a qualsiasi processo di sviluppo, è necessario che ogni paese, ogni società agisca secondo scelte e scale di valori proprie e, nello stesso tempo, rispetti l’ambiente, la cultura e i valori degli altri.
Gli interventi educativi e gli eventi culturali sono rivolti a bambini, ragazzi e adulti. Pongono al centro i Diritti Umani come filo conduttore per raccontare mondi lontani, culture, emergenze sociali e ambientali promuovendo l’educazione alla cittadinanza globale come strumento per meglio comprendere la realtà, come officina in cui si possano ricostruire percorsi che abbiano un impatto costruttivo sull’esperienza personale.